Vorrei con voi soffermarmi sul perché siamo qui stasera.

Non il motivo, quello lo sapete.

Ma sul perché siamo fisicamente qui. In questa struttura. A Cabiate, in Brianza.

Avremmo potuto scegliere location di qualsiasi tipo. Sapete quanto il TEAM DELLORTO sia bravo anche in questo, nel partecipare e creare eventi. È scritto anche sul nostro manifesto quanto amiamo definirci una famiglia, prima ancora che un brand.

Bene. Quando c’è qualcosa d’ importante da decidere, da celebrare o festeggiare. Qual è il luogo che sceglie una famiglia?

La CASA.

Questa è la nostra casa. La sede di Cabiate e ancor prima Seregno.

La Brianza.

QUI è CASA. E QUI È DELLORTO.

Non credo ci potesse essere luogo migliore di questo per celebrare chi siamo. Per far comprendere appieno cosa è stato fatto in questi anni. Quello che facciamo oggi e quel che faremo in futuro. Come credo non ci sia gesto più bello e generoso che aprire le porte della propria casa. E voi siete ovviamente i benvenuti.

Se siamo qui stasera è perché tutti noi, chi in maniera o per competenze diverse fa parte a suo modo di questa famiglia. O ha anche solo avuto modo di conoscerla o di averci un legame. Con noi e con questo territorio al quale siamo fortemente legati. Un legame forte come quello con il mondo automotive e racing. Un mondo che ne racchiude mille e che continua a correre inarrestabile, dal 1933.

Parlando di casa. Di famiglia. Lasciatemi ringraziare mia moglie e i miei figli.
Mia madre.
E ancora mio padre e mio nonno. Coloro che con la loro passione, il loro ingegno e lungimiranza hanno reso possibile tutto questo.

Perché, al di là delle facili frasi ad effetto, DELLORTO è realmente una storia di famiglia.
Una famiglia che oltre ai parenti in senso più stretto, ha saputo crescere e trovare il suo valore aggiunto in un TEAM dove ognuno ha e svolge un compito fondamentale.
Dalla progettazione, alla produzione. Dallo sviluppo, all’amministrazione fino alla promozione e alla vendita. Tutto è funzionale l’uno all’ altro.
Tutto nasce e si sviluppa qui. Dove siamo oggi.

E credo sia questo uno dei nostri segreti.
L’aver saputo mantenere insieme tutte le fasi di quel che facciamo.
Un’ idea che QUI nasce. Qui si sviluppa e si crea, pronta per aprirsi al mondo.

Questo credo sia fare Made in Italy o se preferite, Made in Brianza.

Tenere saldo il legame tra quello che è stato costruito da chi ci ha preceduto, il suo territorio e le tante anime che lo compongono, sembra facile o questione di mera logistica. Ma non lo è.

Tenere una famiglia unita nella passione di quel che si fa è grande orgoglio e vanto.
Tre generazioni che da 90 anni portano avanti un cognome, DELLORTO, diventato sinonimo di carburatore.

Un binomio tra famiglia, o azienda se preferite, e prodotto, che ha pochi paragoni nel mondo.

Ricordando nostro nonno e parlando di nostro padre Giuseppe ho usato un termine non a caso. Lungimiranza. Parola che credo identifichi la chiave, almeno in parte, del successo di questa azienda e Noi in questo, siamo da sempre tra i più preparati.

Lungimiranti: lo siamo stati nel 1933, anno nel quale DELLORTO produsse il primo carburatore, il Rex.
Nel 1940 con i carburatori ad alta prestazione per applicazioni sportive.
Lo siamo stati con l’avvento dell’elettronica, e negli anni ’90. Passando dal Carburatore all’iniezione elettronica che per noi vuol dire corpo farfallato ma anche Centralina elettronica (come quelle che equipaggiano le Moto 3 e Moto E) fino ad arrivare a OGGI con powertrain completi destinati ai veicoli elettrici.

Lungimiranza che ci ha permesso in questi 90 anni di crescere e innovarci. Capendo e anticipando il cambiamento o oggi la tanto nominata TRANSIZIONE ecologica.

Per questo il grazie più grande va a nostro nonno, colui che con i suoi fratelli ha dato vita a tutto questo. E a nostro padre che ha avuto il non facile compito di proseguire, e guidare l’azienda nei momenti cruciali del cambiamento. Cogliendole quelle opportunità e facendoci crescere e diventare una realtà moderna, ma fedele sempre al proprio DNA.

Lui, il nostro Presidente, ha saputo crescerci, guidarci. Come capo famiglia e come vero Uomo d’ Impresa.

Ed è stato Capace in un periodo oltretutto storicamente non facile dal punto di vista della congiuntura economica (2008-9) di prendere scelte importanti. Come quella di affidare e garantire il passaggio alle nuove generazioni. A me, a mio fratello Luca e a nostro cugino Davide. Agendo non secondo un business plan precostituito. Ma con l’estrema naturalezza e fermezza di chi sapeva che i tempi e gli uomini erano maturi per farlo.

Un azzardo potrebbe pensare qualcuno.
O forse una scelta dettata da quella grande dote, quella lungimiranza della quale accennavo prima.
Il tempo sarà galantuomo e mi auguro poi ce lo confermerà.
Sono grato a lui, e a loro.
A Luca e Davide, ai quali senza remore dico che sono ogni giorno positivamente colpito e convinto dal grande affiatamento e professionalità che ci lega. Cosa non scontata ed anzi nostro vero valore aggiunto.

Ringrazio tutti voi, le autorità,i clienti,i fornitori ,i nostri partner e gli amici presenti, per essere intervenuti qui stasera e per l’attenzione che mi avete dedicato. Grazie al TEAM DELLORTO tutto, coloro che qui lavorano o lo hanno fatto in passato, permettendoci di essere quel che siamo oggi e di creare quotidianamente prodotti unici e vanto del nostro Paese.

Concludo con un brevissimo passaggio che volevo condividere con voi:

Nel mondo delle corse i traguardi sono tutto.
Tagliare un traguardo vuol dire essere stati affidabili. Aver messo nelle condizioni ottimali di poter raggiungere il proprio obbiettivo chi in noi ha riposto la sua fiducia e i suoi sogni. Ma il traguardo non è una fine. Per questo parlo di traguardi, al plurale. Finita una corsa, non c’è mai troppo tempo per gioire o essere tristi per il risultato. La corsa successiva, il traguardo successivo, cominciano esattamente ad essere una priorità a pochissimo tempo di distanza da quando se n’è appena tagliato uno.
Allo stesso modo se c’è una cosa che la nostra storia aziendale ci ha insegnato è quella di guardare ai traguardi che dovremo tagliare senza crogiolarci troppo negli allori di oggi…
Anche se stasera, per questi 90 anni, faremo evidentemente un’eccezione!

È una grande soddisfazione per me vedere così tanti amici qui riuniti e voglio ringraziarvi tutti di aver voluto essere presenti a questa celebrazione! Clienti, fornitori, partner, ognuno di voi è un pezzo importante di questa DELLORTO.

Mi emoziona molto ripensare alla nostra storia.

Ho avuto il privilegio di imparare dai Fondatori, mio padre e i suoi fratelli e ho il compito e l’onore di trasferire la mia esperienza a questi giovani, Andrea. Luca e Davide, che con il loro impulso continuano a dare linfa e continuità alla nostra azienda… spero che loro, a loro volta, possano traghettare alla quarta generazione, qui presente.

Mi piace sempre raccontare che per Dell’Orto il concetto di azienda familiare non deriva dal fatto formale che l’azienda è posseduta dalla famiglia Dell’Orto, ma dal fatto che mio padre Giuseppe ha creato una vera famiglia allargata, in azienda si respira un reale attaccamento al “capo famiglia”.

La sua costante presenza in azienda anche a oltre 80 anni di età infonde sicurezza e stabilità, è riuscito a creare quell’orgoglio di appartenenza che raramente si nota in altre realtà aziendali.

Le sue azioni in termini di impegno sociale, solidarietà, così come la sua propensione all’innovazione e allo sviluppo aziendale descrivono da sole il tratto di un uomo che ha condotto e conduce l’azienda da più di 50 anni, facendola crescere e superando momenti difficili, sempre salvaguardando e inculcando i suoi importanti valori.

Personalmente mi ha dato tanto, direi che quello che sono oggi lo devo principalmente a lui e al suo costante esempio come guida; potrei riassumere in tre parole i suoi principali insegnamenti: passione per il lavoro, rispetto per gli altri e determinazione.

Un uomo vero, un padre unico, prima ancora che un grande imprenditore.

Grazie a tutti, un ringraziamento particolare a tutte le persone che hanno lavorato assiduamente in queste settimane per realizzare questo evento.

Veramente una bellissima serata tutti insieme, partner, clienti, amici riuniti per questa importante ricorrenza, 90 anni! Sicuramente i nostri nonni sarebbero molto contenti di questo traguardo e soprattutto della capacità di tutta l’azienda a tutti i livelli di affrontare le sfide del mercato in tutti questi anni.

Siamo alla terza generazione e per poter stare sul mercato mondiale dell’automotive abbiamo sempre puntato ed investito sull’innovazione dei nostri prodotti, processi e modelli, ma parte integrante di questo percorso è stata anche la mentalità, la competenza, la passione, l’impegno, la professionalità che tutte le PERSONE che fanno parte di Dellorto in Italia, in India e in Cina hanno messo per affrontare i vari cambiamenti e le nuove sfide a cui sono stati chiamati.

Siamo passati da un prodotto completamente meccanico ad un prodotto meccatronico, elettronico fino all’ultima sfida nel mondo della trazione elettrica e delle batterie.

Siamo passati da una realtà solo italiana ad una piccola multinazionale con 5 aziende fuori dal nostro territorio.

Il tutto grazie ad un team fantastico dove il lavoro si fonde con la passione e il rispetto dei VALORI che ci contraddistinguono dal 1933.

In questo processo di innovazione non abbiamo ragionato solo a livello di singola azienda, ma abbiamo lavorato per creare un network di competenze e di eccellenze con i nostri partner, fornitori e collaboratori – alcuni dei quali sono qua presenti – per puntare verso un concetto di ECOSISTEMA.
Un ringraziamento a tutti loro e a tutto il team tecnico di Dellorto, pronti per vincere ancora insieme nuove sfide future.

Un ringraziamento particolare a Giuseppe che ha creduto nella terza generazione lasciandoci libertà d’azione ma guidandoci e supportandoci mixando la sua esperienza con l’intraprendenza dei “giovani” (ex giovani), vi assicuro non è una scelta semplice per un imprenditore che ha vissuto la sua vita in questa azienda, grazie veramente.

Un ringraziamento ad Andrea e Luca con i quali si è creata un’alchimia perfetta in grado di trasmettere armonia e unità di obiettivi a tutto il gruppo.

Un ricordo particolare anche a mio padre che mi ha trasmesso la passione per la meccanica e l’elettronica e la voglia di non mollare mai, anche lui ha dato il suo contributo a questa storia.

Grazie ancora e arrivederci ai 100 anni.